Al contrario delle immagini TC, che visualizzano i tessuti mineralizzati come l’osso e i denti, le immagini RMN sono capaci di mostrare la composizione interna dell’articolazione temporo mandibolare.

Le indagini mediche che sfruttano la RMN danno informazioni diverse rispetto alle immagini radiologiche convenzionali: le informazioni fornite dalle immagini di risonanza magnetica sono essenzialmente di natura diversa rispetto a quelle degli altri metodi di imaging. Infatti sono normalmente visibili esclusivamente i tessuti molli ed è inoltre possibile la discriminazione tra tipi di tessuti non apprezzabile con altre tecniche radiologiche. Anche se non sono usati raggi X per ottenere il risultato, questa modalità è normalmente considerata come facente parte del campo della radiologia, in quanto generatrice di immagini correlate alle strutture all’interno del paziente.


Contrariamente a quanto indicato in passato questa tecnica di indagine non deve essere considerata indispensabile per la diagnosi dei DCCM, ma è indicata solo nei casi in cui non vi sia chiara interpretazione del danno articolare con l’esame clinico o con strumenti non invasivi (kinesiografia mandibolare, elettrosonografia articolare, elettromiografia) del danno articolare temporo mandibolare.

In modo speculare alle TC il contorno osseo appare di colore nero e i tessuti a più alta quantità di acqua sono progressivamente più bianchi. Si può così osservare la reale posizione del disco articolare all’interno della fossa glenoide stimando il rapporto articolare interno sia con il condilo mandibolare che con l’eminenza articolare superiore nelle varie sezioni di analisi. mandibolare che persiste anche in fase di massima apertura.

Posizione del disco articolare temporo mandibolare fisiologica con interposizione sul polo anteriore superiore del condilo

In fase di bocca chiusa il disco articolare si posizione tra il condilo e la fossa glenoide in modo da permettere lo scorrimento armonioso delle due superfici convesse. Dimostrazione di una dislocazione anteriore in visione sagittale. Il disco articolare viene dislocato anteriormente e medialmente per effetto della rottura dei micro-legamenti e per azione del muscolo pterigoide esterno che si inserisce ad esso esercitando una trazione in tale direzione